Cervello: scoperto recettore
 
r.s. a cura della redazione ECplanet

Un recettore è in grado di aumentare la capacità autorigenerativa delle aree del cervello danneggiate. Almeno questo è quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori dell'Università di Milano e dell'Università di Torino, in uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. Grazie a questa scoperta, i ricercatori sono riusciti a potenziare le capacità del 'autoripratrici' del cervello, aprendo la strada a nuove terapie contro i danni cerebrali causati dall'Alzheimer o dall'ictus.

In pratica, la ricerca si è basata sulla possibilità di indurre cellule simili alle staminali presenti nel cervello adulto (chiamate 'progenitrici') a formare nuove cellule nervose del tipo desiderato. La riparazione dei circuiti cerebrali avviene durante tutta la vita. In caso di danno cerebrale, però, questo processo interviene solo in una piccola zona e non si propaga in modo significativo a tutta la parte lesionata.

I ricercatori hanno osservato che alcune cellule adiacenti all'area danneggiata emettono un segnale di allarme che attiva altre cellule e le induce a riparare i neuroni. Il segnale, però, viene captato solo da quelle cellule che possiedono un particolare recettore, il 'GPR17', già individuato dallo stesso gruppo di ricerca in uno studio precedente.

I ricercatori hanno quindi provato a potenziare l'attività del recettore GPR17. “Abbiamo visto che la stimolazione del recettore con i suoi ligandi naturali - ha spiegato Maria Pia Abracchio, coordinatrice dello studio - aumenta notevolmente la maturazione delle cellule verso forme più specializzate, in grado di riformare la mielina. Queste cellule restituiscono ai neuroni la capacità di trasmettere impulsi”. Obiettivo degli studiosi è ora lo sviluppo di terapie che potenzino l'attività del recettore 'GPR17' e spingano il differenziamento delle cellule progenitrici verso il tipo cellulare danneggiato dalla malattia.

Data articolo: ottobre 2008
Fonte: salute.agi.it