Biotecnologie contro l’AIDS
 
di: Enrico Loi

L'AIDS si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo. Il principale veicolo di diffusione della malattia è rappresentato dai rapporti eterosessuali. Le donne infette, in tutto il pianeta, superano i diciannove milioni di unità e sono discriminate rispetto agli uomini perché dispongono di pochi metodi di protezione.

Ora, scienziati dell’Università di Stanford, hanno modificato Lactobacillus jensenii, un batterio che si trova naturalmente all'interno della vagina per proteggere l'organismo contro il virus dell'AIDS. La modificazione genetica di L. jensenii prevedeva che secernesse una quantità maggiore di una proteina che si lega all’HIV. Questa procedura ha permesso di raggiungere un minor grado di trasmissione dell'HIV in quanto L. jensenii lo attirava a se selettivamente infettando così un numero ridotto di cellule umane.

Secondo i ricercatori, i risultati ottenuti da questa ricerca sono molto soddisfacenti perché potrebbero offrire un valido aiuto preventivo alle donne e, di conseguenza, rallentare la diffusione dell'AIDS. Inoltre, l'economicità nel produrlo e la facilità nel distribuirlo rappresenterebbero due fattori peculiari che andrebbero a vantaggio anche dei Paesi in via di sviluppo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dal periodico “Proceedings of the National Academy of Sciences”.