La Mantide religiosa

 

Scritto da Sasha il 9 giugno 2004 ore 21

Il mio Credo è fatto di piccole cose, di gesti non automatizzati, la poesia dell’essere umano è il veicolo per arrivare a Dio.

-         Lungi da me Satana! –

Ero piccolo quando il prete del paese guardando la folla di fedeli, boicottava il sereno contatto di innocente con il Padre.

Nell’epoca pacifista  del nostro tempo io mi sono promesso di uscire allo scoperto come “il dissacratore”, quello che fa del pane dei preti il suo pasto.

Ho mangiato coni ricchi della mia nazione, ho soggiornato nella Casa Bianca, incredibile vero? Eppure è così. Sono un nobile di diritto e di fatto.

L’incorrotto benefattore che munge le sue vacche alle 4.30 del mattino ancora come un tempo.

La mia giornata comincia presto, quando la mia tenera moglie toccandosi la grossa pancia, volge gli occhi al sonno.

Il silenzio  della nostra tenuta, parla ancora di te Signore e benedico ogni tua offerta.

Il mondo che lascio alle 9 della mattina per lavorare negli uffici del paese si stravolge, beffardo in un mucchio di informazioni, tergiversate, esposte sommariamente.

La religione allora cambia aspetto e mi dissacra un po’ nelle movenze ancora fiere di nobile Casata.

Il prezzo che paghiamo amici, in questo tempo , è forse quello di coloro che boicottano un piatto di lenticchie con la vera fratellanza?

La fratellanza non ha colore, è in se stessa,prova della umana discendenza.

Trovo me stesso negli occhi del crocefisso solo per bugia.

L’uomo è vivo?

E’ solo dormiente e per pigrizia non scolla quel simbolo di sofferenza dalla croce.

Possa il vero ardore esaltare i fasti di quell’uomo miscreduto, misconosciuto.

Amen