-La Forza della Donna -

Scritto da Sasha  10 giugno 2004

Oggi devo parlare di un personaggio a cui devo questa inserzione al Part Time Heretic italiano.

Spero di non deludervi , e parlo a voi uomini, ma la mia parte più forte  è, e sempre e sarà ,mia moglie che tanto fa per non essermi d’intralcio in questioni prettamente maschili e diventa così uno scorcio di perfezione come pochi  sanno di essere.

L’umiltà porta alla perfezione.

La giocosità è leggerezza.

Perfezione e leggerezza stimano il loro padrone e lo servono con autenticità in ogni occasione della vita. Ho fatto  e faccio tutt’ora fatica a regalarle quello che vorrei, non tanto per sdebitarmi con lei, quanto per assurgere al potere spirituale dilaniato dal patriarcato, perché ogni essere femminile possa trovare attraverso il suo esempio ed il mio piccolo servigio, vera identità.

La donna ha perso la sua bellezza quando l’uomo si è accorto del valore esteso all’infinitesimale azione resa necessaria dalla creazione. La donna era sacerdotessa del Tempio della Vita e niente e nessuno lo può negare. Un teologo sa cosa intendo dire, ci sono libri su questo argomento che nel Vaticano hanno fatto la muffa, tanto sono stati nascosti bene.

Apollonia, per esempio, era genitrice di un Padre della Spiritualità: Apollonio il Tianeo. Quello che per falsa via fu scambiato per il Cristo di Nazareth. Apollonia , sua Madre, era una Sacerdotessa del Tempio del Sole ed ebbe la purezza di dargli un corpo di carne , per quanto lo Spirito fosse eccelso e per sua legge naturale non poteva prendere densità in un grembo umano.

La donna è sacra.

Abbiamo tentato con la nostra viltà di declinare una responsabilità che ci vede non come padroni di una sua bellezza e sensualità, ma come tutori  incorrotti del suo Tempio d’Oro.

Allora se guardo in questa ottica di definizione lecita e veritiera, non posso nascondermi dietro un giornale pornografico o uno spogliarello seduto sbronzo davanti al televisore.

L’Affare Clinton mi ha disgustato. E a voi?

2° Parte

 

 

Il Clamore del miracolo dell’acqua

Portare una conoscenza ancestrale di pura gioia e sapiente amore è la  compassione alla prima essenza. Il mondo non è come noi lo vediamo né l’altra parte dell’io cosciente che emerge attraverso schemi di meditazione professati dagli orientali ci permette di capire una simile compassione che la donna ha in se stessa racchiuso come essere primario e mai esistito per solo scopo di vita.

La nostra tendenza  come uomini di questo tempo così surclassato da impulsi pseudo new age è di diventare falsi testimoni  di una rivoluzione  che già esiste , ma che non da segni di rinnovamento in un’ottica religiosa. Si, perché è come viaggiare su una potente Ferrari senza avere idea delle condizioni di una pista, senza cioè conoscere la mappa di noi stessi.

Alla fonte la Genitrice Primaria è la Donna .

Eva era una strega di Biancaneve!

Il Sacerdozio maschile ha incontrato splendide avventure ai tempi  dei nostri avi quando la sua sete di conoscenza lo portava alla riflessione ed alla contemplazione.

Nei miei viaggi ho potuto constatare la grandiosità del pensiero cosmico spezzata dalla micro pestilenziale razionalità dei sacerdoti posti a capo  di un clan e non di un tempio.

“La conoscenza non è in stessa autonoma propulsione vitale , ma uno spazio che si è creato per conseguenza di uno sviluppo più concreto della Creazione” – così mi spiegava una carissima donna di cui non faccio nome, per rispetto alle sue esigenze.

Il clamore del miracolo dell’acqua lo si può rinchiudere in una boccetta che compro vicino a casa mia?

Lo stato delle cose è un po’ confuso tant’è che presi i primi racconti dei testi religiosi , mi si accappona la pelle. Come essere umano , mi sento estromesso perché non mi posso permettere di ragionare senza dover pensare ai miei affari, alla moglie , ai figli, ai miei dipendenti o , peggio, senza pensare alla mia famiglia d’origine  che mi ha scritto pagine di storia e che fan luce dentro di me.

Il concetto di religione, a mio parere, e badate bene, quello che scrivo non vuole essere Vangelo, ma solo una pietruzza per smuovere un po’ le acque lacustri, è sorpassato da un pezzo senza che noi avessimo una testarda idea di sentore.

Quando guardo i  miei campi , prego Dio di prendersene cura e di essere aiutato nel leggere nell’infinito affinché una tempesta non possa cogliermi impreparato. E non guardo Dio come un giudice o una Sacerdotessa, capite?

E’ tutta un’altra faccenda.

Cosa ne pensate?

Sasha